Teufelsberg – La montagna del diavolo

Teufelsberg

Teufelsberg

Il Teufelsberg (Montagna del diavolo) si trova nella zona nord della foresta di Grunewald, al confine col quartiere di Charlottenburg, ed è la “montagna” più alta di Berlino con circa 115 m di altezza. Da qui si può godere di una vista particolare sulla città e i suoi dintorni.
La collina è artificiale, formata dal deposito delle macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale (circa 75 milioni di metri cubi). I detriti coprono i resti della scuola tecnica militare nazista, voluta da Hitler e iniziata a costruire proprio su quest’area nel 1937. Qui infatti doveva nascere la città universitaria, mai portata a termine. La struttura prima di essere ricoperta fu sigillata con il cemento dagli alleati, dando così vita a numerose leggende metropolitane. L’area venne poi riqualificata e rialberata. Oggi è molto vissuta dai berlinesi sia d’estate che d’inverno, per le splendide aree naturalistiche, foreste, laghi, centri didattici, percorsi ciclopedonali, aree sportive e piccole piste da sci, slittini e mountain bike.
Il Teufelsberg è dominato da una struttura abbandonata presente sulla sua sommità, oggi un luogo spettrale e abbandonato, sicuramente suggestivo, immerso in una foresta dove si sente solo il cinguettio degli uccelli e il suono del vento che passa tra i rami degli alberi e le vecchie strutture, facendo sbattere i pannelli, sventolare rumorosamente i brandelli dei teloni bianchi rimasti e cigolare lampioni e recinzioni.
Un luogo decisamente poco turistico e oggi amato dai writers ma ricco di storia e significati, un luogo che è certamente uno dei più importanti della Guerra Fredda. Questa era, infatti, una base militare, o meglio una stazione di ascolto e di spionaggio utilizzata dagli Alleati come stazione radar per “ascoltare” la Germania Est e L’Unione Sovietica.
La base fu insediata nella zona più alta dell’allora Berlino Ovest, occupata nel 1957 dagli Alleati data l’ottima posizione strategica per monitorare la città.
Dopo un primo utilizzo per il controllo del traffico aereo la NSA e la RAF decisero di costruire un imponente sistema di radar all’interno di strutture a globo ancora presenti. Il radar più grande si trovava su una torre di 69 metri di altezza. Nella base radar si riusciva ad ascoltare conversazioni radio per oltre 600 km.
Il T’Berg (come lo chiamavano gli americani) era altamente sorvegliato dai soldati Alleati ed era difficile se non impossibile avvicinarsi alla stazione radar o entrare. I quasi 1500 soldati che lavoravano quotidianamente nella stazione, venivano portati lì da bus navetta direttamente dall’interno delle loro caserme e senza poter vedere la luce del giorno, infatti, gli uffici principali non avevano finestre per non permettere dall’esterno di vedere cosa succedeva all’interno. Oggi sono ancora visibili le torrette di guardia, 3 ordini di recinzioni metalliche con filo spinato e muri in cemento armato. Nonostante questo, fu luogo d’importanti e famose storie di spionaggio da parte di uomini della Stasi.
Dal 1992 la base venne abbandonata. Oggi non resta che una struttura fatiscente, in parte crollata, con qualche resto di apparecchiature radio ed elettriche ad evocare il suo passato. Dopo la vendita dell’area nel 1996 ci furono numerosi progetti e idee per un suo cambio di destinazione, in hotel per conferenze, loft e residenze di lusso, ma a causa del lievitare dei costi e delle numerose proteste e lamentele di ambientalisti, storici, artisti e cittadini, il progetto, che doveva essere realizzato nel bel mezzo della riserva naturale, fu abbandonato.
Ora la stazione si trova ancora in situazione di alto degrado e di abbandono ma un’associazione organizza ogni fine settimana visite guidate, raccogliendo fondi e sperando in una futura riqualificazione e manutenzione in memoria di uno dei luoghi storici più importanti della Guerra Fredda.

Questo è il sito internet dove potete trovare maggiori informazioni per le visite:
http://www.berliner-teufelsberg.com/

 

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